Sabato 2 Giugno a Pescara, Maurizio Cavaliere ha effettuato una nuotata di beneficienza in solitaria sulla distanza di 18 chilometri.
"Ho voluto dedicare questa traversata a Debora, per sostenere una giusta causa. Debora è una ragazza con problemi seri di salute, alla quale la Asl non le riconosce la copertura economica per la riabilitazione che le serve. Ci dobbiamo sostenere a vicenda per essere tutti più forti", ricorda Maurizio.
Partenza al pomeriggio e arrivo a ridosso del tramonto, dove il mare è stato protagonista nel tratto di ritorno col vento contrario, la nuotata si è chiusa dopo 6 ore e 39 minuti.
"Il nuoto in acque libere è una metafora della vita. Per stare a galla devi sempre nuotare, non ti puoi mai fermare, devi sempre andare avanti e cercare di capire dove stai andando, altrimenti le correnti e il vento ti portano dove non vorresti andare. Ogni tanto becchi una medusa, un crampo, un dolore, bevi acqua, ti viene la nausea. Si stringono i denti e si continua, dritto verso la propria meta. Un puntino nel mare che lentamente cerca la propria strada", conclude Maurizio per raccontare come interpreta il nuoto in acque libere.